“Io sono bello” è il mantra che la Fondazione Antonio Presti per Librino ha sempre inteso donare agli abitanti del quartiere. Per questo gran parte dei progetti artistici partono proprio dall’immagine della “Bellezza” della gente di Librino e dalla sua rappresentazione.
A partire dalle fotografie degli abitanti nascerà la sezione più dinamica della trasformazione artistica di Librino, rappresentata dalle proiezioni multimediali.
Tutte le immagini dell’Archivio socio antropologico realizzate da Fiumara d’Arte daranno vita a un’installazione multimediale e scenografica che prevede la proiezione di 30.000 immagini sulle facciate cieche dei palazzi grazie a un imponente impianto tecnologico.
Le immagini manifesteranno la “Bellezza” interiore di tutti i cittadini coinvolti nel progetto, diventando uno specchio dell’anima. Ognuno degli abitanti, guardandosi e riconoscendosi, affermerà “Io sono bello” quale valore di diritto alla cittadinanza attiva che non passa più dal recupero o dal disagio sociale, ma dalla consapevolezza di una dignità riacquisita. Sulla facciata si avvicenderanno i volti, le espressioni e i sorrisi degli abitanti dando vita a una installazione, visibile solo nel fine settimana, dal tramonto e per alcune ore, attraverso cui si manifesterà la bellezza spirituale delle persone del quartiere. Oltre all’aspetto sociale di riappropriazione della dignità di cittadino, l’opera multimediale contribuirà a creare, anche dopo la sua realizzazione, un’attrattiva turistica per il quartiere. L’arte sarà quindi strumento maieutico per elevare le coscienze da uno stato di torpore verso la Bellezza universale.
L’opera, inoltre, comunicherà al di là dello spazio fisico di Librino grazie ai terminali video collegati via web che permetteranno a chiunque di diventare co-creatore dell’opera d’arte. L’internauta collegato al museo potrà, infatti, inviare foto, frasi proprie o di grandi poeti e vederle apparire sulle facciate.